Dopo la birra analcolica è giunta l’ora dei “distillati senza alcol”?

Secondo un recente studio, gli “spirit no alcol” copriranno il 31% del mercato entro il 2024

Sempre più prodotti “low and noalcol si affacciano sul mercato mondiale. Dopo il trend di crescita della birra analcolica, evidenziato anche da un’analisi di Global Market Insights, è il mondo degli spirit a confrontarsi in modo sempre più importante con questa tendenza.

Il “No-and-Low Alcohol Strategic Study 2021” presentato da IWSR Drinks Market Analysis e condotto nei 10 mercati di riferimento – Australia, Brasile, Canada, Francia, Germania, Giappone, Sud Africa, Spagna, Uk e Stati Uniti, che insieme rappresentano il 75% del mercato mondiale dell’analcolico – mostra come gli spirit a basso o nullo contenuto di alcol abbiano aumentato le vendite del 32,7% nel solo 2020 nonostante la chiusura dei bar in tutto il mondo.

Un dato che ha portato questi prodotti ad occupare il 3% del mercato mondiale degli “alcolici” e che, prevede lo studio, porterà al 31% nel 2024. «Quello che stiamo vedendo – dice Mark Meek, Ceo di IWSR Drinks Market Analysis – è una tendenza alla moderazione che si sta diffondendo nei principali mercati globali e che porta con sé una maggiore domanda di bevande con contenuto di alcol ridotto o nullo».

Lo studio mostra come per il 64% del campione l’occasione migliore per consumare prodotti a basso tenore alcolico è quando ci si rilassa a casa. Inoltre i consumatori affermano che, nonostante la scelta sia dovuta al desiderio di evitare gli effetti negativi dell’alcol, il gusto resta comunque un importante criterio di decisone. In pratica i bevitori sono disposti a pagare lo stesso prezzo per una “buona” alternativa analcolica.

In questo – aggiunge Meek – le aziende produttrici avranno un ruolo importante nello sviluppo futuro di bevande a contenuto di alcol basso o nullo, poiché sarà l’aumento del numero di prodotti disponibili per i consumatori e il loro posizionamento di prezzo a sostenere la crescita della categoria e ad ampliarne l’attrattiva».

Non a caso grandi aziende come Diageo e Pernod Ricard stanno sempre più percorrendo questa strada. Diageo, dopo aver lanciato Gordon’s 0.0% nel dicembre 2020, ha recentemente introdotto Tanqueray 0.0%. Due gin che, a detta della casa madre, mantengono le stesse caratteristiche organolettiche degli originali perché prodotti con le stesse botaniche.

«Abbiamo unito anni di esperienza e conoscenza storica della distillazione di gin per creare un’esperienza credibile senza alcol – dice Anita Robinson, Marketing Director di Diageo – Le botaniche vengono immerse individualmente in acqua, riscaldate e quindi distillate prima di essere miscelate insieme per catturare l’essenza di Tanqueray e Gordon’s in versione senza alcool».

Punta invece su un basso contenuto di alcol Pernod Ricard che a gennaio 2021 ha lanciato sul mercato spagnolo Beefeater Light e Ballantine’s Light, un “gin” ed un “whisky” a solo 20% Abv.

«I nostri esperti – dice Jean Christophe Coutures, Ceo di Pernod Ricard Whisky Unit – hanno lavorato duramente per creare spirit che si adattino al bere consapevole senza compromettere il sapore e per dare agli appassionati di scotch e gin un nuovo modo di godersi l’esperienza».

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